Mangiare fuori veg

Mettete da parte i vostri pregiudizi.
Questo incipit è d’obbligo, visto che sono una dietista e i primi due ristoranti che andrò a proporvi sono…tatadaaaaaan!!! Un VEGETARIANO e un VEGANO.
Avete letto bene. Ora riaprite i portatili e prima di chiudere la finestra del mio blog finite almeno di leggere questo post.
Contrariamente a quanto possiate sospettare, vi parlerò di questi due posti non perché cucinano piatti salutari, ma perché fanno cose BUONE.
Chi l’avrebbe mai detto che una pietanza non contenente uova, carne di vitello o salame potesse essere anche buona!
Eppure se ci pensate bene nella nostra cultura gastronomica abbondano piatti di natura vegetale buonissimi (per esempio la ribollita,  gli spaghetti al pomodoro, la pasta e fagioli, le orecchiette con la cima di rapa, i fiori di zucca fritti, la farinata di ceci, ecc).

Buon appetito!
NOTA DIETETICA: non perché un alimento sia vegano o vegetariano vuol dire che sia anche “con poche calorie”. Non fate confusione fra i due concetti.

 

RISTORANTE SAMSARA (vegetariano)

Innanzitutto colpisce la bellissima location, in una casa padronale di fine ‘600 immersa nel verde della Brianza. La bellezza strutturale esterna non è ben bilanciata dagli interni, tuttavia questo non danneggia l’atmosfera accogliente e familiare di questo ristorante.
Oltre alle proposte vegetariane esiste un menu tradizionale, nel qual caso vi trovaste ad andarci con dei fissati della ciccia.
I piatti proposti sono relativamente pochi, se si pensa che ogni mese i menu sono rinnovati. Vi consiglio sicuramente l’antipasto misto, che vi permetterà di assaggiare i diversi antipasti in un abbondante piatto, finito il quale difficilmente riuscirete a mangiare sia primo sia secondo.
Degli antipasti mi avevano colpito particolarmente l’hummus di ceci, il carpaccio di seitan e degli involtini in foglia di vite. Ottime anche un paio di insalatine di stagione, sempre proposte nell’antipasto misto. Poi ricordo degli ottimi fagioli piccanti e dei crostini con sopra della purea di legumi.
Tra i primi degni di nota gli gnocchi fatti in casa con broccoletti, funghi e formaggio, le tagliatelle al ragù vegetale e la zuppa di legumi. Buonissimi anche i secondi, a base di seitan, tempeh e soia cucinati con maestria e tante spezie dai profumi accattivanti. I dolci? No, non sono poi così buoni, non meritano un assaggio (ironia da dietista!). Interessanti le birre artigianali proposte, anche se i prezzi lasciano sempre un po’ con l’amaro in bocca, non certo dovuto al luppolo.

Il ristorante si trova in via Increa 70 a Brugherio (MI).
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RISTORANTE ALHAMBRA (vegano)

La parola ristorante andrebbe messa tra virgolette, perché in verità si tratta di una gastronomia. Infatti, non ci si siede classicamente al tavolo e si ordina, ma c’è un invitante bancone pieno di pietanze una più buona dell’altra, al quale si va e si sceglie di cosa farsi riempire il piatto, che viene quindi riscaldato e servito. Il locale è molto piccolo (ma familiare ed accogliente, dai gestori cordiali e con l’aria intrisa di profumo di spezie), se andate la sera è decisamente affollato, motivo per cui vi consiglio di far presto e optare per il take away! Fatevi però dare anche il loro pane e l’hummus, mi raccomando. Le caratteristiche principali dei piatti sono la varietà e l’uso delle spezie, che creano dei piatti un po’ fusion tra il vegano, l’indiano e l’eritreo .
I miei piatti preferiti sono senz’altro lo spezzatino di seitan, lo sformato di broccoli, i samosa vegani piccanti, i ceci con gli spinaci e il buonissimo pane nero fatto in casa.
Alcuni piatti sono degli evergreen sempre presenti, altri vengono proposti a rotazione. Insomma, non troverete sempre le stesse cose.

Il ristorante si trova in via San Gregorio 17 a Milano.
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Nella foto: Sidney Poitier, Katharine Houghton, Katharine Hepburn e Spencer Tracy in una scena del film “Indovina chi viene a cena?” (1968) diretto da Stanley Kramer, (AP Photo) via Il Post.